Quando rivolgersi allo psicologo
Il malessere si può esprimere in molti modi diversi, attraverso:
- la sofferenza fisica: i cosiddetti “disturbi psicosomatici” quali insonnia, mal di testa, disturbi gastro-intestinali che non trovano riscontro a livello medico dopo una serie di indagini diagnostiche specifiche e che vengono ricondotti a fattori emotivi quali ansia, stress, ecc.
- la sofferenza mentale: pensieri negativi e/o immagini ricorrenti intrusivi e disturbanti, ripensamenti continui, dubbi che bloccano l’azione
- la sofferenza emotiva: ansia, depressione, disturbi di tipo ossessivo-compulsivo, paura eccessiva, timidezza, gelosia, rabbia esplosiva o incontrollata, ecc. Emozioni intense o apatia che possono sfociare in difficoltà relazionali con gli altri, in chiusure eccessive in sé stessi o in comportamenti autolesionistici
Di seguito riporto alcuni stralci di racconti tratti dai primi colloqui con i miei pazienti:
“Sono sempre in ansia quando sono in mezzo alla gente”;
“Mi è capitato più volte di provare una sensazione di soffocamento, di tachicardia e di aver paura di impazzire o di morire e mi hanno diagnosticato un attacco di panico...”
“La mattina non riesco ad alzarmi, la mia giornata è un grande buco nero e ho la sensazione di non farcela ad affrontarla...”
“Sono confusa/o, non capisco cosa mi stia succedendo!”
“Ho pensieri e dubbi ricorrenti che non mi fanno dormire di notte e non so cosa sia giusto fare…”
“Mi sono ammalato gravemente, ora sono guarito ma non riesco a non pensare che mi capiterà ancora qualcosa; sono costantemente in allerta e vado spesso al Pronto Soccorso per ogni sintomo io senta...”
“Mi sono separato qualche anno fa ma non riesco a rifarmi una vita”
“Da quando è iniziata la pandemia ho perso le mie certezze, vivo come se la mia vita fosse in pausa ma intanto il tempo scorre…”
“Vorrei avere un bambino ma il timore di non essere un bravo genitore mi blocca…”
“Ho faticosamente capito di essere attratta dalle persone del mio stesso sesso e non so come relazionarmi con gli altri...”
Tutti possiamo sperimentare quotidianamente questo stesso tipo di pensieri o di emozioni ma abbiamo bisogno di chiedere un aiuto professionale se ne siamo pervasi o se proviamo un grado di sofferenza elevato che condiziona la qualità della nostra vita.
Ad esempio, quando provochiamo litigi o conflitti continui con il coniuge o i famigliari, quando sentiamo una grossa fatica ad andare al lavoro o a scuola, quando ci isoliamo dai rapporti sociali (più del dovuto rispetto alla situazione di distanziamento sociale a cui la situazione di pandemia ci obbliga), rinunciamo ai nostri hobby o alle attività per noi piacevoli, siamo impossibilitati a prendere decisioni importanti per noi, ecc.
Spesso le soluzioni richiedono nuovi punti di vista e serve un confronto con una persona esterna qualificata e competente che possa garantire il sostegno adeguato senza dare giudizi e con i giusti “strumenti”.
Insieme si può pianificare un percorso di sostegno psicologico o l’inizio di una vera e propria psicoterapia.
Dr.ssa Laura Caramaschi
Psicologa Psicoterapeuta a Appiano Gentile (CO)
